Dolore PELVICO CRONICO: quando la causa è nel bacino rigido

Angela Torretta

Angela Torretta

Ciao sono Angela Torretta, fisioterapista specializzata in riabilitazione pelvica.

Grazie ai miei oltre 20 anni di esperienza clinica, di cui 10 solo nelle problematiche pelviche, ho potuto e tutt’ora continuo a trattare ogni anno centinaia di casi in studio.

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Il dolore pelvico cronico è un problema molto più diffuso di quanto non si immagini.

Secondo uno studio del 2023, ne soffre tra il 4 ed il 16% della popolazione femminile, e tra il 2 ed il 12% della popolazione maschile.

Il dolore pelvico cronico è un grandissimo problema, e causa enormi sofferenze in chi ne è vittima.

Spesso si ha già un primo problema a livello di diagnosi, perché si tratta di problemi che a volte si confondono con patologie dei visceri, come ad esempio la cistite o la prostatite nell’uomo.

La diagnosi più comune è sicuramente quella di nevralgia del pudendo, ovvero di infiammazione di uno dei nervi pelvici.

Indipendentemente dalle possibili diagnosi, a monte di tutti i problemi di dolore pelvico cronico c’è spesso uno stato di forte contrattura dei muscoli del pavimento pelvico e dei muscoli del bacino, causata dalla postura e/o dall’accumulo di stress di vario genere.

Fortunatamente i muscoli si possono allenare, e la loro tensione si può ridurre: questo rappresenta un enorme aiuto nei confronti del dolore pelvico cronico, e spesso una risoluzione totale.

Vediamo insieme il ruolo dei muscoli, e la corretta rieducazione per “rimetterli in sesto”!

 

PS: se vuoi iniziare da subito un percorso completo con i miei allenamenti ed i miei metodi, ho preparato un apposito corso online con il mio amico e collega Marcello Chiapponi.

Si chiama “Fitness Pelvico”, e puoi accedere alle lezioni di PROVA GRATUITA semplicemente cliccando l’immagine qui sotto!

 

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Indice

  1. Che cos’è il dolore pelvico cronico
  2. Il problema della diagnosi
  3. Dolore pelvico, postura e bacino
  4. Meno tensione muscolare = meno dolore pelvico cronico!
  5. Esercizio: sblocco del bacino in posizione seduta
  6. Conclusione
  7. Riferimenti scientifici

 

Che cos’è il dolore pelvico cronico

dolore pelvico cronicoCon “dolore pelvico cronico” si intendono una serie di sintomi dolorosi che coinvolgono:

  • l’area perineale
  • la zona rettale
  • la zona dell’inguine
  • gli organi genitali
  • il coccige
  • i muscoli del pavimento pelvico
  • il basso ventre
  • talvolta la zona dei glutei e posteriore della coscia

Il dolore pelvico cronico spesso peggiora in posizione seduta, mentre molti stanno almeno un po’ meglio da sdraiati.

Spesso e volentieri ai sintomi dolorosi si associano stipsi e problemi alla vescica, come svuotamento incompleto e vescica iperattiva.

 

Il problema della diagnosi

In chi soffre di questo tipo di problema c’è spesso un enorme problema di diagnosi: una quantità enorme di persone gira di medico in medico alla ricerca di una risposta al suo voler “capire cosa non va”, ricevendo spesso pareri contrastanti.

Le diagnosi che più spesso vengono fatte sono:

  • nevralgia del pudendo
  • dolore neuropatico cronico
  • ipertono dei muscoli pelvici
  • vulvodinia
  • prostatite abatterica

Uno dei problemi fondamentali è che in genere è molto difficile trovare l’origine di un qualsiasi tipo di dolore, e questo non soltanto a livello di pavimento pelvico.

A livello pelvico abbiamo poi il problema di possibili cause viscerali che prima vanno escluse: emorroidi, cistiti, prostatiti…

C’è poi la difficoltà oggettiva ad esplorare con strumenti ed esami delle zone che sono ovviamente delicate: ecco perché fare una vera e propria diagnosi non è semplice!

Ma dopo più di 20 anni di pratica clinica, posso permettermi di scrivere qualcosa di contro corrente, ovvero: una vera e propria diagnosi precisa non è così indispensabile.

Lascia che ti spieghi: una diagnosi è utile nel momento in cui la cura può essere diversa a seconda della diagnosi.

Ma se parliamo di casi come questi e di soluzioni di tipo farmacologico, non è assolutamente così: la cura dipende dalle considerazioni complessive sul caso.

Se invece parliamo (come in questo articolo) di soluzioni riabilitative, è ancora più vero: gli esercizi non si decidono certo in base al nome della patologia!

Ecco perché il compito principale della diagnostica rimane quello di escludere problemi maggiori: una volta escluse vere e proprie cause viscerali, dobbiamo orientare i nostri sforzi al “cercare di stare meglio”, non al “trovare la causa del problema”.

 

Dolore pelvico, postura e bacino

dolore pelvico cronico

Alla base del dolore pelvico cronico c’è quasi sempre un ipertono della muscolatura pelvica: in pratica, i muscoli pelvici rimangono sempre eccessivamente contratti.

Questo può accadere per varie cause, delle quali spesso non ci rendiamo conto:

  • può esserci effettivamente stata un’infezione, ma una volta risolta rimane la contrattura muscolare protettiva
  • possono essere posture prolungate che tieni (soprattutto quella seduta)
  • può essere la tensione emotiva che accumuli (i muscoli pelvici sono molto “emotivi”)
  • può essere un mix di queste cause, come nella maggior parte dei casi

Lo stato di forte tensione e contrattura dei muscoli pelvici può intrappolare i nervi, ovvero i “fili elettrici” che portano gli impulsi di sensibilità e movimento.

Uno dei nervi maggiormente vittima di questa situazione è sicuramente il famoso nervo pudendo, la cui nevralgia è molto diffusa.

Chiunque sia riuscito a risolvere il dolore pelvico ti potrà confermare questa cosa: la soluzione passa attraverso un miglioramento delle proprie abitudini, ed un rilassamento di tutta la muscolatura.

Se hai sviluppato uno stato di forte tensione dei muscoli della schiena e del bacino, puoi aspettarti tranquillamente che la stessa cosa avvenga a livello del pavimento pelvico.

Ecco perché la rieducazione dei muscoli è in assoluto uno dei rimedi più efficaci, e il tassello più importante della soluzione ai problemi di dolore pelvico cronico.

 

Meno tensione muscolare = meno dolore pelvico cronico!

Se la rigidità e la tensione dei muscoli del bacino, delle anche e della schiena si riduce, si riduce anche la contrattura del pavimento pelvico.

Devi infatti pensare che molti muscoli della schiena e dell’anca (il piriforme, ad esempio) sono in diretta continuità con i muscoli del pavimento pelvico.

E poi devi pensare che i muscoli del pavimento pelvico non hanno soltanto la funzione di “stringi e rilascia”: sono dei veri e propri muscoli posturali, che stabilizzano il bacino durante i movimenti e durante il cammino.

Ecco perché gli esercizi di rieducazione che propongo nel mio video-percorso “Fitness Pelvico” sono così efficaci, e non necessitano manovre o sonde invasive (trovi le informazioni per poterti iscrivere gratuitamente ad inizio e a fine articolo).

Vediamo un esempio di esercizio da provare subito!

 

Esercizio: sblocco del bacino in posizione seduta

Scopo: Questo esercizio mira a migliorare la mobilità e la flessibilità del bacino, aiutando a sbloccarlo da possibili rigidità e tensioni.

Attrezzatura necessaria: Una sedia stabile senza braccioli.

Descrizione dell’esercizio:

  1. Posizione iniziale: Siediti al centro della sedia, con i piedi piantati a terra alla larghezza delle spalle e le ginocchia piegate a 90 gradi. Le mani possono poggiare sulle cosce o sulle ginocchia, e la schiena deve rimanere eretta. Assicurati di avere un sostegno solido e di essere bilanciato.
  2. Movimento di sblocco:
    1. Lentamente e con controllo, sposta lateralmente uno dei tuoi glutei in modo che l’osso ischiatico (ischio) corrispondente sia fuori dal bordo della seduta.
    2. Mantenendo le spalle ferme e parallele al pavimento, lascia che l’ischio fuori dalla seduta scenda verso il basso. Immagina che ci sia un filo invisibile legato al tuo ischio che tira delicatamente verso il pavimento. Mentre lo fai, dovresti sentire uno stiramento leggero e una sensazione di mobilità sul lato del bacino che stai abbassando.
    3. Dopo aver raggiunto il punto più basso che ti è comodo, solleva lentamente il bacino, portando l’ischio alla posizione iniziale sulla sedia.
    4. Ripeti questo movimento in modo fluido e controllato per 2-3 minuti.
  3. Cambio di lato: Dopo aver completato il movimento per 2-3 minuti su un lato, torna alla posizione iniziale e ripeti lo stesso movimento con l’altro gluteo e ischio per un ulteriore periodo di 2-3 minuti.

Note:

  • Mantieni sempre le spalle il più ferme e stabili possibile durante l’esercizio. Il movimento dovrebbe provenire principalmente dal bacino.
  • È normale che all’inizio non si percepisca molto il movimento o che si abbia la sensazione di muoversi “in blocco”. Con la pratica, si svilupperà maggiore consapevolezza e controllo del movimento del bacino.

 

Conclusione

Il dolore pelvico cronico è un enorme problema, e fonte “silente” di disagio per moltissime persone.

Pur rimanendo nell’ambito dei dolori che si cronicizzano facilmente, c’è un enorme “potenziale di benessere” attraverso la rieducazione dei muscoli, come l’esercizio che ho descritto e che ti consiglio di provare su base quotidiana.

La rieducazione muscolare è del tutto priva di controindicazioni, si può iniziare in qualsiasi momento, e ci sono soltanto possibili risolti positivi.

Non devi fare altro che iniziare oggi stesso, partendo dall’esercizio che ho illustrato e proseguendo con la metodica “Fitness Pelvico”!

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Fitness Pelvico

 

Riferimenti scientifici

Alexander M. Dydyk; Nishant Gupta. Chronic Pelvic Pain